In un territorio che, come i palinsesti medioevali,è stato più volte abraso e riscritto, il primo passo è quello di analizzare le fonti con un lavoro che preferisce il rigore della ricerca e che coltiva l’esercizio della “memoria”.
Operazione non facile perché uno dei paradossi che pervade le attività di conoscenza del nostro paese è la scarsa evidenza archeologica e le molteplici,incerte e molto spesso discordanti testimonianze scritte.
Tutto ciò ci permette soltanto di ricostruire ipotesi sulle origini del nostro paese nella speranza di non dover cancellare inesorabilmente quello che è stato fatto per rifarlo di nuovo,una vera fatica che ci induce ad un eterno presente che rievoca il passato senza progettare il futuro.
Il territorio di Marzano di Nola sembra uno di quei luoghi sconosciuti che sembrano appartenere solo al tempo della memoria e che nessuno ormai tende ad attualizzare.
Marzano,incastonata tra piccole montagne e amene colline,è legata al Vallo di Lauro non solo per la sua posizione geografica e morfologica ma anche dal punto di vista storico-culturale ed etnografico,aspetto per il quale è accostata anche all’agro Nolano di cui il Vallo ne è il naturale prolungamento.
L’origine di Marzano è attestata al VI-VII sec. a.C., ed è da molti ritenuta un’origine etrusca sia per il ritrovamento di anfore etrusche,sia per le notizie riguardanti l’eruzione del 900 a.C. avvenuta tra Avella e Marzano che costrinse gli Etruschi a spostarsi dagli insediamenti di Sarno e della piana del Sele,fra 800 e 700 a.C.,per attestarsi a Pompei,infatti la pianura Pompeiana-Stabiana si presentava piena di necropoli delle “tombe a fossa”,tipicamente
etrusche.
Tuttavia l’origine etrusca non può essere data per certa sic et simpliciter,in quanto le fonti antiche e moderne ora confermando ora proponendo altre ipotesi la smentiscono.
Marzano,più che legata ad Avella,seguì il destino di Nola,di cui non è ancora chiara tutt’oggi l’origine.
Catone,(234-149 a.C.) nelle Origines,scrisse che Capua e Nola furono fondate dagli Etruschi,notizia non certamente vera poiché,Capua,almeno,sicuramente fu fondata da alcuni abitanti di Calcide ed Eretria,città greche dell’Eubea,insediatisi prima a Pitecussa(odierna Ischia) verso il 775,nelle officine per fabbricare il ferro,e poi sul continente a Cuma.
Trogo Pompeo (I sec a.C.-I sec.d.C.),storico vissuto sotto Cesare e Augusto,afferma che Nola fu fondata dai Calcidesi.
Inoltre la testimonianza di Catone non pare che si possa accettare,secondo Andrea De Stefano nel Hyria od Hyrina del 1894,gli Etruschi cercavano di allargare il proprio dominio più verso le coste adriatiche,e tuttavia il loro dominio nell’area meridionale non si puo’ mettere in discussione poichè lo storico greco Polibio(200-120 a.C.),ci parla di un dominio etrusco tra Nola e Capua e Strabone (63a.C.-26d.C.)dice che essi istituirono,secondo il patrio costume,una federazione di dodici città e quella che ne era la capitale la chiamarono “Caput”,ossia Capua,in seguito egli nomina altre città facenti parte della dodecarchia tra cui Avella e Nola,strategicamente disposte lungo le direttrici commerciali verso la Magna Grecia e l’interno italico della penisola.